* dedicato al musicista Stefano De Mattia, figlio di Maria Luisa Bene.
Maria Luisa Bene con Gianni Carluccio. Lecce, 18 marzo 2005 (casa Carluccio).
Maria Luisa Bene nel giorno del suo 71° compleanno. Santa Cesarea Terme, 8 Aprile 2010 (casa Bene). Foto copyright Ing. Gianni Carluccio.
MARIA LUISA BENE
8 Aprile 1939 – 15 Ottobre 2013
Addio cara Maria Luisa, rimarrai sempre nel mio cuore.
Gianni Carluccio.
Inaugurazione del monumento-menhir dedicato a Carmelo Bene nel paese natale del padre Umberto Bene. Vitigliano (Santa Cesarea Terme), 16.3.2005. Da sin.: il Sindaco di Santa Cesarea Terme, dott. Osvaldo Maiorano, lo scultore Virgilio Pizzoleo e Maria Luisa Bene.
Vitigliano. Maria Luisa Bene con Gianni Carluccio, un dolce re-incontrarsi, dopo tanti anni.
Campi Salentina, Istituto Calasanzio. Maria Luisa Bene con gli amici Luigi Guerrieri e Antonio Trevisi, nel terzo anniversario della morte di Carmelo Bene, 16.3.2005.
Maria Luisa Bene a Campi Salentina (foto copyright Ing. Gianni Carluccio).
… A cena dopo il convegno con il Prof. Sergio Fava.
Foto ricordo con gli amici…
Gianni Carluccio, Responsabile dell’Archivio Tito Schipa, intervistato da Telerama e Puglia Channel.
… ed ecco un mio scritto che ricorda quelle giornate passate assieme alla cara Maria Luisa…
Vitigliano e Campi Salentina hanno reso omaggio a Carmelo Bene nel terzo anniversario della sua scomparsa. Si è parlato di lui anche in un incontro al Dams di Arnesano, presente Maria Luisa Bene.
Un folto pubblico era presente a Vitigliano (frazione di Santa Cesarea Terme) mercoledì 16 marzo alle 17.30, in occasione dell’inaugurazione del Monumento – Menhir a Carmelo Bene. Ha fatto gli onori di casa Giuseppe Maschio, presidente del “Gruppo Fratres” di Santa Cesarea, promotore dell’iniziativa che ha avuto il patrocinio del Comune di Santa Cesarea Terme.
Dopo i saluti del Sindaco, dott. Osvaldo Maiorano, sono intervenuti il professor Vincenzo Abati, che ha tenuto una breve relazione per illustrare i contenuti tecnici dell’opera scultorea, l’arch. Ugo Maggio, autore del progetto di sistemazione dell’area su cui sorge il monumento, in Piazzetta degli Angeli e lo scultore Virgilio Pizzoleo, che con notevole maestria ha realizzato l’opera.
Il monumento, alto 4 metri, si compone di tre blocchi monolitici di pietra leccese saldati assieme. Su quello centrale, Pizzoleo ha scolpito alcune maschere teatrali che richiamano «i tratti somatici e le espressioni tragico – grottesche» del Maestro Carmelo Bene, il cui padre Umberto era nato a Vitigliano. Alla cerimonia ha presenziato la signora Maria Luisa Bene, sorella di Carmelo, che è intervenuta per ringraziare tutti i presenti. A Campi Salentina, paese natale di Carmelo Bene, si è svolta una cerimonia di commemorazione, voluta dalla Associazione Culturale “Ape”. Erano presenti presso l’Istituto Calasanzio (dove Carmelo frequentò le scuole superiori) il Vice-Presidente Luigi Guerrieri e lo scrittore Gianni Capodicasa. Nel corso della cerimonia si è esibita la cantante lirica Maria Grazia Nicchiarico accompagnata al pianoforte dal Maestro Antonio Serrano; voce recitante è stata, invece, Paola Micolano. Successivamente hanno preso la parola il professor Sergio Fava, esperto del linguaggio, amico e collaboratore di Carmelo Bene nonché membro della stessa Fondazione ed il professor Maurizio Nocera. Hanno portato la loro testimonianza anche il dott. Tonino Quarta, amico leccese di Carmelo ed il responsabile dell’Archivio Tito Schipa, ing. Gianni Carluccio. Al termine è stato proiettato un video su Carmelo Bene con la registrazione di “Quattro modi di morire in versi”, una esibizione televisiva del 1974 (le prime riprese a colori della Rai). Anche a quest’incontro è stata presente Maria Luisa Bene, molto festeggiata da vecchi amici e compagni di scuola del grande “Genio”. Venerdì 18 è stata la volta di un interessante incontro: “Genius loci. Il teatro tra memoria e progetto”, presso la biblioteca del “Dams” ad Arnesano, organizzato dall’associazione culturale regionale «Attraverso lo spettacolo» ed al quale hanno partecipato oltre a numerosi studenti, i professori Luigi Santoro e Carlo Infante dell’Università di Lecce assieme ai colleghi Egidio Pani, Bepi Acquaviva e Maria Luisa Bene. Santoro ha ricordato tra l’altro le “gesta” del teatro sperimentale salentino degli anni ’70 e “Quattro modi diversi di morire in versi” di Bene, nella sua esibizione televisiva del 1974. Pani, uno degli amici veri dei primi tempi di Carmelo, lo ha definito «uno dei più grandi interpreti dell’anima meridionale d’Europa» ed ha ricordato una Salomè nelle cantine romane, dove le sedie erano rappresentate da banchi di scuola. Si è poi soffermato sulle esperienze del Cut barese degli anni ’60, ricordando anche un “Aspettando Godot” messo in scena al Teatro Apollo di Lecce nel 1965 (pochissimo il pubblico presente). Si è quindi interrogato sulla funzione di un Archivio e su come fare di questa parola ‘debole’ un ‘concetto forte’, grazie al quale la memoria si traduca in azione futura; interessandosi, in seguito, anche a quanto si sta producendo da parte dell’Archivio “Tito Schipa”. Pani ha, infine, lamentato la carenza di fondi per il potenziamento dei Dams, mentre si sono spesi 10 miliardi di vecchie lire per una messa in scena alla Scala. Acquaviva, nel suo breve intervento, ha pronunciato una delle parole forti dell’incontro: ‘osservatorio’, ovvero analisi del passato e del presente per generare linguaggi del futuro. Si è parlato anche del Ministero dello Spettacolo o dello ‘spettacolo del Ministero’, come diceva Carmelo Bene e come ha sottolineato la sorella Maria Luisa, che è intervenuta in maniera estremamente puntuale su tutti gli argomenti sollevati e si è soffermata, in particolare, sulla parola cooperazione ed interazione, nel senso vero del termine. Il professor Infante attraverso pc e videoproiettore ha steso in tempo reale il verbale dell’incontro ed ha dichiarato che da ‘romano’, peraltro residente a Torino, «è venuto non a caso a lavorare nel Salento, perché qui si può lavorare ‘bene’».
Lecce, 18.3.2005
Gianni Carluccio
Gianni Carluccio con Maria Luisa Bene. Lecce, Fondo Verri, 16.3.2010.
Maria Luisa Bene con Maurizio Nocera.
Maria Luisa Bene dopo l’esibizione al Fondo Verri di Lecce (16.3.2010).
Simone Franco, Orodè e Simone Giorgino.
Maria Luisa Bene con Gianni Carluccio.
Maria Luisa a cena a Lecce con tutti gli amici. Nella foto di Gianni Carluccio: Simone Giorgino e Piero Rapanà.
Premio Targa “Zinzulusa d’Argento” a Maria Luisa Bene, Castro, 22 Luglio 2010.
Da sin. Orodè, Simone Franco, Maria Luisa Bene e Gianni Carluccio con la moglie Ida.
Maria Luisa Bene con la pergamena del Premio Targa.
Simone Franco (a dx) e Gianni Carluccio con il bellissimo ritratto di Carmelo Bene, regalato da Orodè alla sorella Maria Luisa.
La Targa ricordo ricevuta da Maria Luisa Bene a Castro la sera del 22 Luglio 2010.
Una Maria Luisa Bene felice con mia moglie Ida Blattmann D’Amelj al rientro da Castro.
Alle spalle i ritratti di mamma Amelia Secolo (nata a Maglie), del papà Umberto (nato a Vitigliano, frazione di Santa Cesarea Terme), del fratello Carmelo (nato a Campi Salentina il 1° Settembre 1937) ed una sua bella foto fatta in giovane età.
Santa Cesarea e Castro la notte del premio…
Foto dalla Casa di Carmelo Bene (19.3.2005). Copyright Ing. Gianni Carluccio.
Maria Luisa Bene con Gianni Carluccio nel giorno del suo 71° compleanno. Santa Cesarea Terme, casa Bene, 8 Aprile 2010.
Santa Cesarea Terme, 8.4.2010. Gli amici festeggiano la cara Maria Luisa Bene, nel giorno del suo 71° compleanno.
Da sin. Simone Franco, uno dei più bravi interpreti di Carmelo Bene, Francesco Pasca, artista e scrittore, autore di un suggestivo articolo-ricordo riportato in questo stesso sito s.v. “Nella Casa di Carmelo Bene”, il poeta Simone Giorgino, l’indimenticabile e cara Maria Luisa Bene, Gianni Carluccio, Responsabile dell’Archivio Tito Schipa, il pittore e artista Orodè (di spalle) e l’amico poeta e scrittore Maurizio Nocera.
Simone Giorgino legge Bodini: “Tu non conosci il Sud…”
Maria Luisa Bene recita per gli amici: “Tanto gentile e tanto onesta pare…”, sonetto di Dante, contenuto nel XXVI capitolo della Vita Nova.
Maria Luisa Bene con Gianni Carluccio.
Maria Luisa Bene riceve gli auguri per il 71° compleanno dal suo amico Gianni Carluccio.
Intorno a Maria Luisa Bene, da sin. Orodè, Simone Giorgino, Gianni Carluccio e Simone Franco.
Un gradito ed importante dono di Maria Luisa Bene a Gianni Carluccio (le recensioni di “Carmelo Bene in Majakowskij”, Ferrara, dicembre 1980) con la seguente dedica: “A Gianni Carluccio con stima e un affetto immenso. Maria Luisa Bene – S. Cesarea Terme, 15-10-2010”. Incredibilmente la data della dedica corrisponderà, tre anni dopo, a quella della scomparsa e mi piace proporla oggi nel primo anniversario del triste evento (G.C.).
Addio Maria Luisa, continueremo a volerti BENE !
La parte finale dell’articolo, a firma Gloria Indennitate, de “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 17.X.2013, con la citazione del mio sito.
“La Gazzetta del Mezzogiorno”, 17.X.2013 – Cultura&Spettacoli, p. 29 (cronaca nazionale).
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO – PUGLIA, 1a pag.
L’articolo, a firma Enzo Mansueto, pubblicato a pag. 19 del Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera del 17.X.2013.
La parte finale dell’articolo firmato da Enzo Mansueto sul “Corriere del Mezzogiorno” del 17.X.2013.
COMMENTI
Adriana Schipa il 20 ottobre 2013 alle 21:58 scrive:
Graze Gianni di essere stato un attento testimone di questa gente che ha arricchito la cultura del nostro Paese. E ciao a Maria Luisa che ha avuto un fratello geniale e diverso che ha sempre stimolato le mie capacità di percezione in teatro, e per mia fortuna sono anche riuscita a dirglielo dal vivo.
Adriana
xxx
Ua famiglia preziosa imperniata, come Schipa Senior, sulla gloria della voce umana. E per entrambi grazie alla tua attenta, afffezionata storicizzazione.
Tito
G. Carluccio il 20 ottobre 2013 alle 23:00 scrive:
Grazie a voi per queste importanti testimonianze e per i bei programmi di spettacoli di Carmelo Bene che mi avete regalato x i miei 60 anni.
Oggi con la tristezza nel cuore per la scomparsa della mia cara zia Assuntina (che per tanti anni aveva insegnato a Vitigliano, dove suo marito e mio diletto zio, Gino Carluccio, era titolare di una farmacia, che d’estate si trasferiva a Santa Cesarea Terme), con parenti e amici abbiamo ricordato a lungo, oltre a Maria Luisa, tutta la famiglia Bene. Infatti mio zio Gino conosceva bene i genitori di Carmelo, soprattutto il padre Umberto, che andava sempre a trovarlo in farmacia a Santa Cesarea Terme.
Quando morì Umberto Bene mio zio Gino, assieme a mio cugino Roberto si recarono a Otranto per il funerale. E proprio stasera, tra l’altro, ho parlato a lungo al telefono con la brava e cara amica Raffaella Baracchi, moglie di Carmelo Bene.
E poi, incredibilmente sempre oggi, ho avuto in regalo un’altra importante testimonianza sugli anni giovanili di Carmelo Bene, da parte del caro amico Dott. Gino De Pascalis (tramite sua figlia Rita), che era stato compagno di classe della “voce” negli ultimi due anni del Liceo Palmieri di Lecce, assieme a mio zio Aldo Schipa (aa.ss. 1953-54 e 1954-55).
Ed ecco uno dei tanti punti di contatto tra la nostra famiglia e quella di Carmelo Bene, che per me, avendolo ammirato in teatro più volte a Napoli, rimane il più grande attore mai esistito al mondo… e sono sicuro di non esagerare e di non sbagliare!
Un abbraccio e grazie ancora,
vostro Gianni
Anthony Sortino il 29 aprile 2014 alle 01:48 scrive:
Thank you for enlightening my ignorant mind to the world of this lovely family….. Bene. I had heard of Carmelo Bene many years ago here in Canada but never really looked deep into his works….. now after 25 years I came across a You Tube Post from 1994 on the Costanzo Show..Uno contro Tutti ! Wow ! Carmelo was a genius ! why is he not mentioned more often on Italian TV shows or remembered for being such an intellectual ? Why does the Italian media and it’s people hide these treasures ? Thank You Mr Carluccio grazie a Lei ho conosciuto la sorella di Carmelo e approfondito di + Carmelo Bene.
G. Carluccio il 29 aprile 2014 alle 10:19 scrive:
Grazie a lei, caro Anthony, per il suo messaggio dal Canada, che ho gradito molto. Qualche anno fa un operaio canadese è venuto appositamente qui a Lecce per conoscere il tenore Tito SCHIPA, mio parente che ha cantato più volte anche in Canada.
Thank you, Mr. Anthony
Ing. Gianni CARLUCCIO,
Responsabile Archivio Tito Schipa
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