* “El Gaucho” bellissimo tango composto da Tito Schipa e inciso nel 1928 a New York, era inserito alla fine del 2° atto della sua famosa Operetta “La Principessa Liana”.
* Tutte le immagini appartengono all’Archivio dell’Ing. Gianni Carluccio e ne è vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore.
Nella dedica a stampa è scritto: “To My Dear Friend Douglas Fairbanks“. In una nota del Volume “Schipa. Tito Schipa: A biography by Tito Schipa Jr.”, Baskerville, U.S.A. 1996, p. 335, è scritto: “Schipa wrote this song for the film The Gaucho, a 1927 Douglas Fairbanks feature produced by the Elton Corp. and released through United Artists“. Copyright Archivio Schipa – Carluccio.
* Ringrazio il Maestro Tito Schipa Jr. per avermi fornito tempestivamente copia di questo importante spartito originale del tango composto da Tito Schipa.
* Il brano racconta il dolore sofferto da un gaucho innamorato per il tradimento della sua amata, alla quale dice che l’uomo del quale è innamorata è un ladrone, mentre i gauchos come lui sono uomini d’onore! (G.C.).
Da notare la dicitura: “al 2. atto il Gr. Uff. TITO SCHIPA canterà il Refrain del Tango”, in riferimento al tango “El Gaucho”.
* Per gentile concessione del caro amico Dott. Aduino Sabato e delle Edizioni Grifo, che hanno pubblicato questa preziosa locandina nell’ambito del Volume di Aduino Sabato: “Salento Illustrato”, Ed. Grifo, Lecce 2012.
LA PRINCIPESSA LIANA
Operetta di Tito Schipa, 1929.
* Sintesi dal libretto originario a cura dell’Ing. Gianni Carluccio, Responsabile Archivio Tito Schipa, copyright.
ATTO I – Nel salone del Castello della Principessa Liana, nei dintorni di Roma.
Il banchiere Pilade Reali ha messo in vendita la residenza del defunto Principe Disposti, padre di Liana e tre persone si interessano all’avvenire della giovane Principessa Liana: l’ingegnere Wilfredo, figlio del banchiere, fortemente innamorato di Liana; la zia Clotilde, vecchia baronessa ed ex ballerina del varietà, che vuole condurla a tentare la fortuna al Casinò di Montecarlo e Zozò, che invece vuole lanciarla come cavallerizza nel suo circo. Liana, per vari motivi, rifiuta le offerte di Wilfredo e Zozò e si reca a Montecarlo con la zia. In scena compaiono anche “Scarabeo d’oro”, giovane mondana, già amante di Wilfredo e Lulù, cameriera di Liana, in cerca di marito. Mentre liana lascia il suo palazzo, il coro canta: “Addio gentil principessa; non disperate: il sol tornerà”.
ATTO II – In una sala del Casinò di Montecarlo.
La baronessa Clotilde, che ha ideato un metodo di gioco alla roulette, vince mezzo milione e poi si imbatte nel sedicente Principe russo Orloff, che corteggia Liana e si spaccia per suo fidanzato. Ma Wilfredo ritenta con Liana, che finalmente cede al suo amore e canta felice: “Una canzone alla vita il cuore mio vuol cantare. L’anima vuol sognare gioie, palpiti, felicità!”. Nel frattempo Scarabeo d’oro, d’accordo con il banchiere Reali, ordisce una trama a sfavore dei due innamorati, facendo pubblicare una loro foto sull’Illustrazione di Montecarlo, con un falso commento da parte di Wilfredo. Liana quindi lo respinge nuovamente, mentre il padre lo disereda e annuncia le sue nozze con Lulù. Zozò intanto approfitta dei tranelli ai danni di Liana e di sua zia per scritturarle nel suo Circo equestre: la prima come cavallerizza e l’altra come danzatrice grottesca. Liana allora canta: “Un’amazzone da circo?… E perché no?… Tutta la vita è sempre una commedia; e noi siamo dei fantocci in mano del destino! “.
* Al termine del II atto, Tito Schipa, che dirige la sua Operetta, si volta verso il pubblico e canta il suo tango “El Gaucho”.
ATTO III – Nel retroscena di un circo equestre.
Grande aspettativa del pubblico per il debutto della Principessa Liana e della zia, Baronessa Clotilde. L’uscita della ballerina grottesca Clotilde viene sonoramente fischiata, mentre Liana si accinge a entrare in scena con il suo cavallo bianco. Ed ecco che le si avvicina Lulù, che confessa di aver mandato a monte il suo matrimonio con il banchiere e che Wilfredo la ama veramente, tanto che voleva sposarla anche a costo di essere diseredato dal padre. Il campanello suona, Liana entra in scena ed è un trionfo.
Al rientro dalla scena, mentre il pubblico applaude freneticamente, Liana non è sola ma le è a fianco Wilfredo, che la ama. Intanto Scarabeo d’oro confessa la sua trama e spinge il banchiere pentito tra le braccia del figlio Wilfredo e di Liana. Quindi Liana e Wilfredo si dirigono verso l’antico maniero, nella ridente campagna romana e Liana canta: “O mio palazzo avito sognante in mezzo ai fior, ritorna, a te rapito, il sogno mio d’amor. Ora sarai più bello; tu chiuderai un tesor. Ecco, ti porto quello che mi ha rubato il cuor. O mia stanzetta adorata a te, felice, ritornerò”.
* Aggiungo questo importante trafiletto, appena ritrovato, alle ore 1.40 di oggi 20.2.2014 (sarebbe stato l’onomastico di mia madre, Silvana Schipa ed a lei lo dedico).
** Sul mio sito si sono registrate, in quest’ultimo mese, 3.600 presenze; tra le ultime dieci: Regno Unito, Ukraina, U.S.A., Viet-Nam e Germania (G.C.).
ed ora qualche immagine della bella serata a Palazzo Turrisi con Tito Schipa e il tango…
…ed ora l’atteso momento con la lezione di tango da parte di Sondra Pranzo…..
*** Giovedì 13 Febbraio 2014 il grande tenore Fabio Armiliato (vedi il suo messaggio sottostante) ha presentato nel corso della storica trasmissione “La Barcaccia” (RAIRadio3 ore 13) alcuni tanghi di Tito Schipa, da lui recentemente incisi (“El Gaucho” e “Ojos lindos y mentirosos”), ringraziando per l’aiuto fornito sia Tito Schipa Jr. che Gianni Carluccio (* la registrazione della trasmissione si può ascoltare sul sito della RAI).
La Principessa Liana di Tito Schipa rappresentata a Lecce, presso il Teatro Apollo, Sabato 4 Agosto 1929, mentre Tito Schipa era negli Stati Uniti (cortesia Dott. Domenico Dassisti e Avv. Eraldo Martucci, fonte Mostra Cinematografica presso MUST di Lecce, a cura di Antonio Manzo – produzione LedA).
COMMENTI
Eraldo Martucci il 18 gennaio 2014 alle 19:27 scrive:
Che ballerino provetto Gianni Carluccio….anche ieri a Palazzo Turrisi bravissimo nel presentare le immagini e le foto di Schipa legate al suo repertorio di tanghi!!!
G. Carluccio il 18 gennaio 2014 alle 20:29 scrive:
Grazie Eraldo, credo sia stata una bella serata… e poi l’emozione del tango El Gaucho… Stupendo.
Grazie a te e Sondra per l’invito,
Gianni
Nico il 18 gennaio 2014 alle 22:11 scrive:
Devo dire che la posizione “plastica” denota un passato recente da grande ballerino!!!
Mi dispiace di non essere stato presente all’evento.
Sicuramente meritava il tuo intervento…..ma il ballo non me lo dovevo perdere !!!!
Nico
G. Carluccio il 18 gennaio 2014 alle 23:50 scrive:
Effettivamente è stata un’esibizione irripetibile…
Grazie, Gianni
Fabio Armiliato il 7 febbraio 2014 alle 13:39 scrive:
Grazie Gianni per questo bellissimo articolo sul rapporto tra Tito Schipa e il TANGO. Sto approfondendo l’argomento dello strettissimo rapporto che è esistito proprio tra il melodramma e i suoi interpreti (primi fra tutti il sommo Tito Schipa) e la nascita della Tango Cancion delle origini che è stata sicuramente influenzata dal belcanto che si è magicamente mescolato con il canto della tradizione “criolla”, creando un’alchimia di colori e di suggestioni uniche. Su questo argomento sai anche che sto portando avanti un importante progetto discografico che prevede il recupero proprio di alcune TANGO CANCIONES di Tito Schipa e ti ringrazio quindi infinitamente per le preziosissime informazioni che mi hai fornito e che ho potuto personalmente raccogliere dal tuo straordinario lavoro sul tuo sito.
Un abbraccione. Fabio
G. Carluccio il 7 febbraio 2014 alle 15:57 scrive:
Carissimo Fabio,
ricevere questi elogi da uno dei più grandi tenori della scena lirica mondiale mi riempie di orgoglio e mi ripaga del faticoso impegno “schipiano”. Devo dire che il lavoro tuo e dei tuoi collaboratori sul tango e su alcuni tanghi di Tito Schipa, in particolare, è stato veramente importante e affascinante. Non ti nascondo che ho provato una forte emozione nel sentire in anteprima i brani da te magistralmente cantati e per questo ti ringrazio profondamente. Anche mio cugino Tito Schipa Jr. è rimasto molto favorevolmente impressionato dal tuo lavoro.
Purtroppo, a causa degli scrutini scolastici, stasera non riesco ad essere a Bari per ascoltare al Petruzzelli la tua dolce e bravissima consorte, Daniela Dessì, che ti prego di salutarmi affettuosamente e di ringraziare per l’invito.
Un forte abbraccio ed un caro saluto da Lecce
tuo, Gianni
Liliana Tangorra il 14 luglio 2014 alle 00:38 scrive:
Caro Gianni,
grazie per avermi aperto il tuo Archivio e concesso per la mia Tesi di Dottorato alcune immagini di vecchi manifesti e locandine; è grazie a menti illuminate come la tua che le ricerche fatte da studiosi come me possono avere un seguito, per questo non posso fare altro che esserti grata e penso di poterlo dire a nome mio e dell’intera categoria.
GRAZIE!
Liliana
G. Carluccio il 14 luglio 2014 alle 10:34 scrive:
Cara Liliana,
è stato un piacere conoscerti. In bocca al lupo per la tua Tesi e per la tua carriera nel campo del Teatro.
Ing. Gianni Carluccio
Responsabile Archivio Tito Schipa
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