Matera, Venerdì Santo in Cattedrale e l’incontro con il regista Luigi Di Gianni nel Salento
* Tutte le immagini appartengono all’Archivio dell’Ing. Gianni Carluccio e ne è vietato l’utilizzo senza il consenso dell’Autore.
I fotogrammi che seguono sono tratti dal memorabile Film del Regista Simone Del Grosso: “La malattia dell’arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni” , GRAZIE!
Comunicato stampa
Incontro con Luigi Di Gianni
“Luigi Di Gianni : il cinema che s’ispira all’antropologia. Il Sud del silenzio”
Montesano Salentino e Ruffano, sabato 09 aprile 2016
Luigi Di Gianni, considerato tra i maestri del documentario italiano, è protagonista di una giornata a lui interamente dedicata, sabato 9 aprile 2016, promossa dai Comuni di Montesano Salentino e Ruffano e che si avvale della collaborazione della Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli, con media partner TeleRama .
L’idea ed il progetto sono di Alessandro Turco .
La presenza di Luigi Di Gianni in Salento è anche un omaggio ad Ernesto De Martino, che Di Gianni frequentò a lungo, sin dai tempi del suo documentario “Magia Lucana”, che ebbe la consulenza scientifica proprio di De Martino, di cui lo scorso anno è stato il cinquantenario della morte.
Al celebre antropologo lo unisce l’interesse e la curiosità per il Sud, le stesse che lo portarono a Montesano Salentino, tra il 6 ed il 7 agosto 1965, per le riprese de “Il male di San Donato” che, oggi, riveste una particolare importanza perché è un documento unico su pratiche terapeutiche ormai scomparse. Dal punto di vista antropologico ed etnologico, anche per la qualità delle immagini e per i soggetti rappresentati, consente di conoscere riti e costumi altrimenti non conoscibili nella loro pratica reale e consente di istituire un interessante paragone con i riti e i costumi simili del tarantismo, filmati da Gianfranco Mingozzi nella celebre ricerca sulla “Terra del rimorso” di De Martino.
L’incontro con Luigi Di Gianni, di cui si propongono due proiezioni di suoi documentari, ispirati all’antropologia, è anche lo spunto per una riflessione e comparazione con l’analogo rito tradizionale e popolare che si svolge ogni anno presso il Santuario di San Rocco di Torrepaduli. La relazione tra San Donato e San Rocco è di grande significato perché si svolge in un’area omogenea di interesse etnoantropologico nella quale la devozione popolare assume toni, caratteri e comportamenti simili e di analogo significato terapeutico .
Luigi Di Gianni, presidente della “Lucana Film Commission”, sabato 9 aprile, alle 11, incontrerà la comunità di Montesano Salentino e rappresentanze di studenti di varie scuole, sui luoghi in cui cinquant’anni fa girò il “Male di San Donato”. Nel tragitto che unisce la Chiesa Madre al Santuario di San Donato, accompagnato ed intervistato dall’attrice Rosaria Ricchiuto, racconterà il documentario che guarda anche a quel “Sud del silenzio e del remoto” che lo ha da sempre interessato. A conclusione della mattinata, al noto documentarista sarà conferita la cittadinanza onoraria di Montesano Salentino.
Nel pomeriggio, alle 18.30, presso il Teatro dell’Oasi di Ruffano, dopo la proiezione di alcuni suoi filmati e i saluti istituzionali di Carlo Russo (Sindaco di Ruffano), Silvana Serrano (Sindaco di Montesano S.), Pasquale Gaetani (Presidente della Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli), a cui seguiranno gli interventi dello storico Ermanno Inguscio, dell’etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi e del regista Edoardo Winspeare. Eva Immediato, autrice e regista teatrale, docente di Recitazione dell’Università della Basilicata, curerà l’incontro con il maestro Luigi Di Gianni .
Luigi Di Gianni
Ha girato oltre sessanta documentari, e vari sceneggiati televisivi, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il nastro d’argento alla Biennale di Venezia del 1975 per il film “Il tempo dell’inizio”.
Gli sono state dedicate numerose rassegne internazionali, alcune presso gli istituti italiani di cultura come quelli di Vienna, Monaco di Baviera, Stoccolma, Helsinki e Copenhagen.
L’Università di Tubinga, oltre ad avergli dedicato una retrospettiva, ha istituito una Fondazione-Archivio per la conservazione e la diffusione dei suoi film documentari. Il Festival di Berlino, nel 2003, lo ha celebrato con la proiezione di cinque opere
Programma di sabato 9 aprile 2016 :
– ore 11:00 Montesano Salentino : incontro del maestro Luigi Di Gianni, con la comunità di Montesano Salentino e con rappresentanze di studenti di varie scuole, sui luoghi in cui effettuò le riprese de “Il Male di San Donato” ;
– conferimento della cittadinanza onoraria di Montesano Salentino a Luigi Di Gianni
– ore 18:30 Ruffano : Teatro dell’Oasi .
Proiezione de : “Il male di San Donato” (del 1965 – 10’ di Luigi Di Gianni )
“I Messapi tra Grecia e Italia meridionale” (1985 – 30’ di Luigi Di Gianni)
“La malattia dell’arcobaleno” omaggio al maestro Di Gianni, di Simone Del Grosso
– saluti di : Carlo Russo (Sindaco di Ruffano), Silvana Serrano (Sindaco di Montesano Salentino), Pasquale Gaetani (Presidente della Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli) , Paolo Pagliaro (Presidente di TeleRama) ;
– interventi di Ermanno Inguscio, Pierpaolo De Giorgi, Edoardo Winspeare ;
– incontro con Luigi Di Gianni a cura di Eva Immediato
Lecce, 31.03.
Ufficio stampa (Giuseppe Pascali)
Per info :
Donato Rizzello – segreteria@comune.montesanosalentino.le.it – 0833.763600
Fondazione Notte di San Rocco – fondazionenottedisanrocco@gmail.com – 349.8114550
Dal Dicembre 1985 all’Aprile 2016…
Ricordo di Luigi Di Gianni”
Era il dicembre del 1985, avevo iniziato da qualche anno la collaborazione con l’Istituto di Archeologia dell’Università di Lecce, quando il Prof. Francesco D’Andria mi comunicò l’arrivo della troupe di RAITRE per un servizio sui Messapi, nell’ambito della trasmissione a puntate “Sulle orme degli antenati”, diretta dal compianto Prof. Sabatino Moscati, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che avevo avuto l’onore di conoscere a Lecce. In quei giorni di un freddo Dicembre ebbi il piacere di accompagnare, assieme al Prof. D’Andria, il Regista Luigi Di Gianni e la sua troupe in giro per il Salento.
Il primo ricordo, rimasto a lungo anche nella memoria del Regista Di Gianni, a Rocavecchia, proprio all’interno della “Grotta della Poesia”, un vero e proprio santuario messapico e poi latino dedicato a Thaotor, guidati dal compianto Prof. Cosimo Pagliara, con l’eco caratteristica prodotta dalla sua voce all’interno della grotta. Successivamente Otranto ci accolse con lo splendido scenario dei Monti Acrocerauni dell’Albania, imbiancati dalla neve, al di là del mare, in occasione della prima di una serie di interviste al Prof. D’Andria.
Poi venne la volta di Muro Leccese e di Vaste, la “mia” amata Vaste, dove di recente era venuta alla luce un’importante necropoli, con un importante luogo di culto ed infine visita alla Grotta Porcinara di Leuca, ricca di numerose tabelle iscritte, con dediche a Giove da parte dei naviganti, che avevano attraversato con successo il canale d’Otranto.
Prima di giungere a Leuca, facemmo una breve sosta proprio a Montesano Salentino, dove nell’Agosto del 1965 Luigi Di Gianni aveva girato uno dei suoi documentari-capolavoro: “Il Male di San Donato”. La sua attenzione e la nostra cadde sulla recinzione di una villetta con alcune mega-sculture, opera del bravo artista locale, Giuseppe Corrado.
Dopo le riprese, al rientro a Lecce presso la Biblioteca dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Lecce, su richiesta del Professore D’Andria, fui coinvolto in un intervento, con proiezione e commento di alcune mie foto aeree relative all’abitato messapico di Vaste, che avevo avuto modo di studiare e pubblicare nei Quaderni dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Lecce (La Carta Archeologica di Vaste, 1981).
Il Prof. D’Andria, per non farmi emozionare prima del tempo, mi aveva avvertito che avrei fatto l’intervento all’ultimo momento, appena entrati in Istituto, ma devo dire che riuscii a cavarmela molto bene già al primo tentativo, in quanto le riprese avvenivano con la cinepresa e non con la telecamera, quindi come mi disse il Regista Di Gianni: “non si può sbagliare!” e così avvenne…
Tra i ricordi più curiosi di quei giorni rimane la telefonata del Regista all’allora Direttrice del Museo Archeologico Provinciale che, invece di favorire le riprese, stava frapponendo degli ostacoli. Fu in quell’occasione che conobbi un Di Gianni molto contrariato. Grande emozione, infine, Venerdì 7 Febbraio 1986, quando andò in onda su RAITRE l’attesa trasmissione, che vidi in casa del Prof. D’Andria; era la mia prima comparsa sulla TV nazionale!
Nel 2014, avendo elaborato sul mio sito internet (www.giannicarluccio.it) un lungo articolo dal titolo “Matera, o cara”, pieno d’immagini sulla incantevole città lucana, avevo avuto occasione di citare sia Luigi Di Gianni, come autore di un prezioso lavoro su Matera (“L’idea e il racconto”, 1974), che l’amico regista salentino Alessandro Turco (per una sua bella Mostra su Pierpaolo Pasolini, allestita a Lecce, 2014).
Qualche mese fa, sempre sul mio sito internet, nell’ambito di un ricordo per la scomparsa del caro amico Prof. Cosimo Pagliara, avevo catturato dei fotogrammi del documentario sui Messapi, realizzato da Luigi Di Gianni nel 1985, per ricordare l’interessante intervista che Di Gianni fece al Prof. Pagliara, all’interno della Grotta della Poesia.
Non mi aspettavo certo un mese fa la sorpresa dell’amico regista Alessandro Turco, quando mi riferì che avrebbe ospitato il Maestro Di Gianni nel Salento, per alcune manifestazioni. Ecco allora che gli ho subito riferito di averlo conosciuto nel lontano 1985, inviandogli al contempo alcuni fotogrammi del documentario sui Messapi, tratte dal mio sito internet.
Alessandro, appena entrato in contatto con Di Gianni, gli ha portato i miei saluti e gli ha chiesto di portare nel Salento anche il suo lavoro sui Messapi; così Sabato 9 Aprile 2016, a Ruffano, si è avverato il sogno di rivedere l’amico regista, dopo più di 30 anni! (in allegato i vari avvenimenti riportati su vari quotidiani e siti internet).
Appena arrivato presso il Teatro dell’Oasi di Ruffano ho voluto immortalare l’arrivo del Regista, per poi avere il piacere e l’onore di essere seduto al suo fianco, per tutta la durata dello spettacolo. Tra i presenti alcuni cari amici: il noto Regista Edoardo Winspeare, il leader dei Tamburellisti di Torrepaduli ed etnomusicologo, Maestro Pierpaolo De Giorgi, lo storico Prof. Ermanno Inguscio, oltre all’organizzatore dei prestigiosi eventi Maestro Alessandro Turco.
Molto emozionante per me è stato rivedere il documentario sui Messapi al fianco del quasi novantenne Di Gianni: ogni tanto si riaffacciava qualche ricordo… e poi, a seguire, due altri meravigliosi lavori, il primo, dal titolo “La malattia dell’arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni”, lo riguardava direttamente, con la felice commistione tra vecchie immagini dei suoi preziosi documentari (a partire dal lontano 1958) ed altre, con sue dirette considerazioni (girate dieci anni fa soprattutto in Lucania ed a Napoli). Questo prezioso collage, opera di Simone Del Grosso, mi ha molto emozionato e rimarrà come uno dei ricordi più belli dell’ormai “nostro” Regista Luigi Di Gianni.
Infine è stato proiettato uno dei suoi capolavori, che ci riguarda molto da vicino “Il male di San Donato”, che Di Gianni gira a Montesano Salentino nel lontano 1965. Vedere questo immortale capolavoro stando al suo fianco (io Cittadino Onorario di Poggiardo-Vaste e lui neo-Cittadino Onorario di Montesano) è stato e sarà per me un ricordo indimenticabile.
Grazie Maestro Luigi Di Gianni!
Lecce, 11.4.2016
Ing. Gianni Carluccio
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