Lucio Dalla ci ha lasciato stamattina, improvvisamente. Siamo tutti impietriti e senza parole. A me piace ricordarlo sul lungomare di Otranto, dove l’ho visto la prima volta o immaginarlo ancora nella sua casa alle Isole Tremiti, dov’è profondo il mare…
Ma il ricordo più bello e più personale è nell’intervista che segue, rilasciata ad Osvaldo Scorrano (ottimo giornalista collaboratore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”) il 28 Novembre 2004; qualche mese dopo la pubblicazione del Volume “Tito Schipa” di Tito Schipa Jr., Ed. Argo di Lecce, da me curato e illustrato tramite 300 fotografie.
“Dedicherò la serata a Tito Schipa, il mio tenore preferito”, aveva detto Lucio Dalla, in occasione di un Concerto al Teatro Politeama Greco di Lecce.
E riguardo a Lecce: “Ogni occasione è buona per tornare a Lecce e mi permette di riassaporare il fascino di una città straordinaria e di ritrovare gli amici di sempre. E sono tanti. Tito Schipa è il mio tenore preferito insieme con Caruso. Due miti della lirica e della musica”.
E a proposito di Schipa dice di aver avuto tra i suoi amici anche il nipote del tenore leccese, “che mi ha fatto vedere tante sue foto. Anche questo particolare mi lega alla città”.
Per quelle strane combinazioni della vita, i nomi di Tito Schipa e Lucio Dalla sono risuonati giovedì 16 febbraio 2012 al Festival di Sanremo, quando Gianni Morandi rivolto a Lucio Dalla, che era al pianoforte, diceva:
“Grande Lucio, senti: noi adesso stiamo per presentare una delle canzoni napoletane più famose al mondo “Anema e core” (di Salve D’Esposito e Tito Manlio, n.d.r.), portata al successo da Tito Schipa (incisa esattamente il 3 aprile 1950, n.d.r.), cantata in dieci lingue…”.
Sorrento, Villa Comunale. Il Responsabile dell’Archivio Tito Schipa, Ing. Gianni Carluccio, mostra la targa che ricorda Salve D’esposito, compositore di “Anema e Core”, portata al successo dal tenore leccese Tito Schipa (foto cortesia Dott. Luigi Coluccia).
* Questa foto fatta il 12 Maggio 2013, giorno della festa della Mamma, è dedicata a mia cara mamma, Silvana Schipa, recentemente scomparsa ed alla Signora Luisa D’Esposito, figlia del grande compositore sorrentino, che ha voluto lasciare un gradito messaggio su questo sito e che con grande piacere, subito dopo la scomparsa di Lucio Dalla, mi aveva anche invitato a Sorrento, in occasione di una manifestazione dedicata a suo padre.
Questo importante disco a 78 giri de “La Voce del Padrone” mi è stato donato personalmente in data 9.9.2012, assieme a due altri dischi, dalla Sig.ra Luciana Guadalupi a nome del suo caro padre Vittorio Guadalupi di Brindisi, collezionista ed estimatore di Tito Schipa. La stessa Signora ha fatto dono di numerosi altri dischi e di un libro all’Archivio Schipa-Carluccio, perché rimanga traccia del ricordo di suo padre nel momento in cui a Lecce finalmente sarà presente il tanto atteso Museo dedicato a Tito Schipa.
Quella sera indimenticabile la canzone fu interpretata con successo da Lucio Dalla, Pierdavide Carone e Mads Langer, diretti dal M.o Beppe D’Onghia (Carone e D’onghia sono Salentini di Taranto).
Ciao Lucio, Lecce ed il Salento ti porteranno sempre nel cuore!
* Dedicato al salentino Marco Alemanno, fedele compagno di vita di Lucio Dalla.
Gianni Carluccio
Responsabile Archivio Tito Schipa.
Nello stesso mese di Novembre 2004, sulla prestigiosa rivista L’OPERA, usciva l’ottima recensione di Giancarlo Landini al volume Tito Schipa di Tito Schipa Jr., da me curato per le Edizioni ARGO di Lecce.
Ed ecco, grazie alla cortesia della bravissima Romina Vizzaccaro (collaboratrice di Tito Schipa Jr.), che me lo ha segnalato, uno stralcio dal volume di Melisanda Massei Autunnali: “Caruso. Lucio Dalla e Sorrento. Il rock e i tenori” (Ed. Donzelli Canzoni, 2011), che testimonia la collaborazione tra Tito Schipa Jr. e Lucio Dalla.
Ed ora qualche ricordo delle Isole Tremiti e della Villa “blu” di Lucio Dalla, siamo sempre nel 2004.
Foto copyright Ing. Gianni Carluccio.
La Villa “blu” di Lucio Dalla, con sala d’incisione, domina la “Cala Matano” dell’Isola di San Domino, una delle Isole Tremiti. (Luna Matana è il titolo di un album di Lucio del 2001).
Foto: Ing. Gianni Carluccio, 22 Luglio 2004, copyright
COMMENTI
Luisa D’Esposito figlia di Salve compositore di “Anema e core” amico di Tito Schipa il 7 marzo 2012 alle 17:10 scrive:
Sono contenta di aver conosciuto il vostro sito ricco di tradizioni e di ricordi comuni con il grande Tito Schipa
Gianni Carluccio il 7 marzo 2012 alle 18:36 scrive:
Gentile Signora,
è stato un grandissimo piacere per me ricevere il suo messaggio, che mi riempie di orgoglio; tra l’altro ho provveduto subito ad avvertire Tito Schipa Jr.
Credo che Tito Schipa, mio parente (era cugino di mio nonno Realino Schipa), fosse amico di Suo padre Salvatore detto Salve, così come pure di Tito Manlio.
Io sono un ingegnere ed ho studiato a Napoli, a Fuorigrotta!
Non Le dico cosa rappresenta per me quella canzone, della quale da tempo, nella mia qualità di Archivista, conosco la storia.
Spero di risentirla e le invio un forte abbraccio! Stasera mi ha reso veramente felice:
Napoli ed i napoletani sono sempre nel mio cuore!
Gianni Carluccio
Responsabile Archivio Tito Schipa
Tito Schipa Jr. il 17 marzo 2012 alle 22:06 scrive:
Due capolavori assoluti (parlo anche di Me so’ ‘mbriacato ‘e sole)
Gianni Carluccioil 18 marzo 2012 alle 10:34 scrive:
Caro Tito,
grazie per questa importante precisazione. In effetti anche “Me so’ ‘mbriacato ‘e sole” è una bellissima canzone, magistralmente interpretata da tuo padre che la incise assieme ad “Anema e core” il 3 Aprile 1950.
La Signora Isa D’esposito, che ho avuto il piacere di ascoltare al telefono, oltre ad invitarci a Sorrento, in occasione di una manifestazione in ricordo del padre Salve, mi ha detto di aver sentito al telefono, pochi giorni prima della morte, Lucio Dalla, che doveva essere suo ospite a Sorrento assieme all’altro grande amico Peppino di Capri.
Tuo Gianni
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